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Guida alla sicurezza dei parchi gioco

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I parchi gioco sono spazi attrezzati destinati ai bambini ma dove spesso accadono incidenti che, con gli adeguati accorgimenti, controlli e attività di manutenzione, potrebbero essere evitati. Le cause principali di incidenti nei parchi gioco si riscontrano nell’utilizzo delle attrezzature e dei giochi, nella presenza di ostacoli fissi e delle superfici non adeguate dove vengono installate le attrezzature e nella vicinanza dell’area giochi ad altre potenzialmente pericolose, fattore erroneamente non considerato in fase di progettazione delle stesse.

Un parco giochi può essere generalmente inserito in asili, scuole, attività commerciali quindi, a controllare i bambini, si ritrovano spesso gli insegnanti, i genitori o eventuali accompagnatori che devono stare attenti all’istinto di scoperta dei bambini e al non riconoscere nell’immediato i pericoli.

Per questo bisogna, innanzitutto, controllare che i bambini giochino con attrezzature destinate alla loro età e che soprattutto, queste versino in uno stato tale da poter essere utilizzate, quindi stando attenti ad eventuali rotture delle stesse che devono essere segnalate agli addetti che devono intervenire subito. Se un gioco sembra essere in buono stato ma viene utilizzato dal bambino in modo diverso rispetto al suo utilizzo può costituire un pericolo, così come utilizzarlo con vestiti o accessori che si potrebbero impigliare negli stessi e diventare molto pericolosi. Per quanto riguarda invece aspetti più dettagliati ma fondamentali per fare in modo che il parco giochi sia, per i bambini, uno spazio di divertimento e non di pericolo, i gestori e i proprietari, gli addetti e chi li progetta sono tenuti ad osservare delle norme tecniche che costituiscono requisiti di sicurezza degli stessi.

La normativa esistente sulla sicurezza nelle aree gioco

Chi progetta parchi e aree da gioco all’aperto deve fare riferimento alla norma UNI 11123:2004, una guida per la loro progettazione, secondo la quale l’area da destinare ad essi deve essere una zona tranquilla, alberata, facilmente accessibile con passeggini o ai portatori di handicap, lontana da pericoli, rumori forti, polveri e deve essere facilmente raggiungibile ai mezzi di soccorso. Inoltre l’ubicazione deve poter alternare zone soleggiate a quelle di ombra, e offrire zone dove proteggersi da vento e pioggia. Bisogna prestare attenzione anche alla recinzione che deve essere, non sono adeguatamente sottoposta all’attività di manutenzione, ma di una dimensione tale da evitare che i bambini si possano accidentalmente incastrare.

Costituiscono, inoltre, requisiti di sicurezza le norme EN 1176 e 1177 rispettivamente relative una alle attrezzature per le aree gioco, l’altra ai rivestimenti di superfici di aree da gioco che devono poter assorbire l’impatto di eventuali cadute.

Le attrezzature presenti nei parchi devono essere sempre conformi alla norma EN 1176 che si articola in 7 parti contenenti in modo esaustivo tutte le informazioni che il produttore deve dare sui dati generali nonché installazione, ispezione, manutenzione e marcatura delle attrezzature che, se tutte correttamente eseguite, garantiscono la sicurezza dei bambini incapaci di prevedere possibili pericoli. Le parti della norma riguardano nello specifico altalene, scivoli, teleferiche, giostre e attrezzature oscillanti stabilendo, per ognuna di esse, i requisiti. Le pavimentazione antitrauma, invece, devono essere conformi alla EN 1177 che stabilisce i requisiti di sicurezza che devono avere le superifici antitrauma.

La responsabilità degli incidenti nei parchi gioco

Nel caso che si verifichino incidenti la responsabilità è da valutare caso per caso. Si può attribuire al genitore o accompagnatore la responsabilità di un incidente in un parco giochi se non ha vigilato attentamente sull’attività del bambino che ha usato scorrettamente un’attrezzatura; al gestore dell’area o al personale dell’amministrazione se si tratta di un incidente dovuto alla scorretta installazione delle attrezzature o alla mancata attività di manutenzione, fermo restando che le attrezzature e le superfici siano conformi alle norme EN1176 e EN1177.

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